Rimini come non l’hai mai vista: diario di un concierge

Un Benvenuto con un Calice di Storia: Il Sangiovese, Anima Autentica della Romagna

Scatto emozionale al calar del sole: sulle colline di Rimini tre calici di Sangiovese rosso , perfette per raccontare l’anima autentica della Romagna enologica.
Un brindisi al tramonto con i rossi protagonisti delle colline riminesi.

C’è chi viene a Rimini per il mare.

Chi per i tramonti sul lungomare.

Chi per la movida della Darsena o per il fascino di un centro storico che, tra un Arco di Augusto e una piazzetta con le luci soffuse, sa ancora sorprendere.

E poi ci sono quelli — forse pochi, ma in aumento — che un giorno si svegliano, si guardano attorno e si chiedono:

“E se oggi andassimo verso l’entroterra?”

Ecco, se anche tu sei uno di quelli a cui piace scoprire il “dietro le quinte” di un territorio, allora ti meriti un benvenuto speciale.

Non con una guida o con una mappa. Ma con un calice.

Un calice di Sangiovese, naturalmente.

Perché qui, in Romagna, il vino non è mai solo vino.

È un modo per raccontarsi, per legare passato e presente, per spiegare cosa significhi vivere tra il mare e le colline, con il sole che picchia d’estate e la nebbia che d’autunno sale lenta dai filari.

Il Sangiovese è il nostro vino identitario.

Non solo perché cresce ovunque — da Bertinoro a San Clemente, da Predappio a Santarcangelo — ma perché riflette il nostro carattere.

Un po’ ruvido, forse.

Ma onesto. Diretto. Vivace.

È un rosso che ti arriva addosso con una certa franchezza: note di ciliegia, lampone, viola e spezie…

Ma sotto quella veste da “campagnolo” si nasconde una profondità sorprendente.

Non è un vino da etichetta patinata.

È quello che ti viene servito dal contadino che ti ospita nella sua casa.

È quello che bevi con la piadina calda e la salsiccia, ma anche con i cappelletti al ragù, i formaggi stagionati, l’agnello al forno.

È il vino delle domeniche in famiglia.

Dei pranzi lunghi.

Delle discussioni accese e dei brindisi sinceri.

E la cosa più bella è che non ha bisogno di spiegazioni.

Non serve essere sommelier per capirlo.

Basta berlo qui, nel suo territorio.

Magari con il vento che ti spettina i capelli mentre guardi il mare dalla cima di un colle.

E sì, Rimini è mare.

Ma anche il suo vino è una forma di accoglienza.

Più silenziosa, forse.

Ma intensa.

Come un abbraccio sincero.

Storie di Uomini e di Vigne: Un Viaggio tra Emozioni, Colline e Sapori

Ampio panorama delle colline di Rimini: file di viti, campi a mosaico, un caratteristico casale rurale e sullo sfondo l’azzurro del mare Adriatico, simbolo dell’entroterra romagnolo vocato al Sangiovese e alle eccellenze agro-alimentari.
facoltativa) Il mosaico di vigneti, campi dorati e borghi sulle colline riminesi che degradano verso la Riviera Adriatica.

Quando si parla di Sangiovese in Romagna, non si parla mai solo di vino.

Si parla di territorio, di gesti antichi, di persone che — da generazioni — vivono il ritmo della vite come una cosa naturale, quotidiana, quasi familiare.

È un vino che non si racconta solo con gli aromi, ma con la memoria. E in Romagna, di memoria ce n’è tanta.

Il Sangiovese ha le sue radici in tutta la regione, ma ci sono luoghi dove prende forma con caratteri diversi, dove cambia pelle a seconda della terra e delle mani che lo coltivano.

Bertinoro

Qui il vino è parte di una lunga tradizione.

Le colline, i suoli, l’esposizione al sole, la cultura enologica locale: tutto contribuisce a creare un Sangiovese “fino da pasto”, apprezzato da oltre un secolo.

Già nel 1905 era considerato “squisito”, e lo è ancora oggi, accompagnando degnamente i grandi piatti della tavola romagnola.

A Bertinoro puoi berlo insieme alle tagliatelle al ragù, ai cappelletti, a un tagliere di salumi o formaggi locali.

Ed è proprio a tavola, con piatti che parlano la lingua del territorio, che il Sangiovese esprime al meglio la sua anima più conviviale.

Predappio

Anche Predappio è una zona storicamente importante nella produzione del Sangiovese.

Qui, le caratteristiche del suolo e della viticoltura locale danno origine a un vino che si presta bene ai piatti strutturati, quelli che richiedono tempo e pazienza.

Uno stracotto alla romagnola — come riportato nei ricettari tradizionali — ne è l’accompagnamento ideale.

Il vino regge la cottura lunga, esalta i sapori, accompagna ogni forchettata con la giusta presenza.

E se vieni da queste parti in inverno, non può mancare un bel brodo fumante con i cappelletti, ripieni di formaggi misti e serviti, come vuole la tradizione, nei giorni di festa.

Civitella di Romagna

Forse meno nota al grande pubblico, ma da sempre considerata un’area di grande interesse per la qualità delle sue uve, Civitella custodisce una delle espressioni più stimate del Sangiovese.

Nel primo Novecento, questa zona veniva già segnalata come eccellenza. E ancora oggi, le piccole produzioni locali continuano a dare vita a bottiglie di grande dignità.

È un Sangiovese che accompagna bene piatti più rustici, come i crostini con i fegatini, o una polenta con ragù di salsiccia, che qui trovi facilmente nei menù delle osterie di paese.

Un vino che non cerca l’effetto wow, ma che ti convince nel tempo, sorso dopo sorso.

Santarcangelo, San Clemente, Brisighella

Altre zone storiche della Romagna che danno il proprio contributo alla varietà del Sangiovese.

Vini quotidiani, da tavola, nati per essere versati senza esitazione accanto a piatti semplici ma gustosi: una rustida di pesce, una grigliata mista, una piadina con prosciutto crudo.

È qui che il vino si fa gesto, si fa compagnia.


Il Sangiovese, in Romagna, non è un vino da contemplare. È un vino da vivere.

Da versare nei bicchieri dei pranzi in famiglia, da condividere con gli amici in una sagra di paese, da ritrovare ogni volta che torni a Rimini e ordini un piatto della tradizione.

Dietro le Quinte del Gusto: Itinerari Enologici per Veri Scopritori

Dettaglio ravvicinato di tre calici ballon riempiti di vino rosso durante una degustazione professionale.

Se sei arrivato fin qui, significa che il richiamo del Sangiovese ha già fatto breccia.

E allora è giunto il momento di spingersi oltre il bicchiere, oltre la tavola, e andare a vedere con i propri occhi dove nasce davvero questo vino: tra le vigne, le botti, i racconti di chi lo crea ogni giorno con gesti antichi e passione moderna.

Parliamo di esperienze vere, non di tour standard.

Qui non ci sono copioni. Solo colline da attraversare, profumi da respirare, calici da condividere.

Da Rimini alle vigne: bastano 30 minuti

Una delle magie di Rimini è che, in meno di mezz’ora d’auto, ti trovi immerso nel verde.

Salendo verso San Clemente, Santarcangelo, o puntando più in là, verso Bertinoro, Civitella di Romagna o Predappio, scopri un altro volto della Romagna: più silenzioso, ma intenso.

Il volto del vino.

Imposta il navigatore non su un indirizzo preciso, ma su un intento:

assaggiare il Sangiovese dove nasce.

Cantine da segnare in agenda

🍇 Fattoria Paradiso – Bertinoro

Un nome che dice già tutto. Situata sulle colline di Bertinoro, questa cantina storica offre degustazioni guidate dei suoi vini, tra cui alcuni Sangiovese che rappresentano l’identità più autentica del territorio. È il luogo ideale per chi vuole comprendere, calice dopo calice, le mille sfumature di un vitigno che qui ha messo radici profonde.

www.fattoriaparadiso.com

🍷 Tenuta La Viola – Bertinoro

Una piccola perla a conduzione familiare, certificata bio dal 1999. Qui il Sangiovese è sincero, diretto, essenziale. I vini parlano il linguaggio della terra e chi li produce lo racconta con un entusiasmo genuino. Le visite includono passeggiate tra i filari e assaggi dei vini più rappresentativi della tenuta.

www.tenutalaviola.it

🍷 Poderi dal Nespoli – Civitella di Romagna

Una cantina con storia (dal 1929) e visione. Le loro etichette di Sangiovese, come il Romagna DOC Superiore Riserva, esprimono equilibrio e profondità. La visita guidata accompagna i curiosi dentro tutte le fasi di produzione, e si conclude — ovviamente — con una degustazione in cantina.

www.poderidalnespoli.com

🍷 Cantina Condé – Predappio

Un mix perfetto tra eleganza e radicamento territoriale. Situata a Fiumana di Predappio, Condé è una cantina moderna, curata, ma autentica. Propone visite su prenotazione, degustazioni guidate e possibilità di abbinare i vini a prodotti locali. Il loro Sangiovese di Predappio è una tappa obbligata.

www.conde.it


Come funziona una degustazione?

Se è la tua prima volta, rilassati: in Romagna nessuno fa il difficile.

Ti accoglieranno con un sorriso, un bicchiere pieno e magari un tagliere di salumi, una piadina calda o una ciambella fatta in casa.

Poi si comincia. Si assaggia. Si parla. Si ascolta.

Scoprirai che il Sangiovese ha molte anime:

  • Fresco e vivace, da bere con una piadina farcita.
  • Morbido e fruttato, perfetto con la grigliata.
  • Strutturato e profondo, da accompagnare a formaggi stagionati, arrosti, o a un cinghiale in umido.

Il mio consiglio?

Non avere fretta.

Prenditi il tempo per ascoltare il vino.

Ogni sorso dice qualcosa. Sta a te coglierlo.


E se vuoi vivere tutto questo anche solo per qualche ora, sappi che puoi partire da Rimini dopo colazione e rientrare per cena, giusto in tempo per vedere il sole tuffarsi nell’Adriatico.

Oppure — se vuoi goderti l’esperienza fino in fondo — dormi tra le vigne, in un agriturismo con vista, silenzio e stelle sopra la testa.

Il Sangiovese: Un Ricordo Indelebile della Vostra Vacanza Romagnola

A questo punto del viaggio — che sia stato fatto con gli occhi, con la memoria o, magari, con un calice accanto — una cosa è chiara:

il Sangiovese in Romagna non è solo un vino. È una firma. Un’identità. Un legame.

Ne abbiamo parlato come di un benvenuto nel territorio, più eloquente di mille brochure.

Abbiamo incontrato le storie di chi lo produce, tra colline, vendemmie, domeniche di festa.

Abbiamo indicato strade, cantine, percorsi fuori dai radar turistici.

Tutto per dire una cosa semplice:

un sorso di Sangiovese racconta la Romagna molto più di una cartolina.

Ecco perché, se dovessi dare un voto a questo vino nel suo ruolo turistico e culturale, direi con convinzione: 8 su 10.

Perché?

✅ Perché è autentico.

✅ Perché è ovunque, ma non stanca mai.

✅ Perché cambia da collina a collina, da famiglia a famiglia.

✅ E perché, in fin dei conti, sa essere un ricordo che ti resta in tasca anche quando la vacanza finisce.

Certo, non è un vino che ti colpisce per l’effetto wow.

Non cerca di impressionarti.

È più un vino che ti si siede accanto.

Che ti ascolta. Che ti accompagna.

Che magari ti fa compagnia mentre guardi il tramonto da un balcone con vista, o mentre intingi il pane nell’olio buono, quello denso, che pizzica appena.

E poi c’è la storia.

Già nel 1905, il Sangiovese di Romagna — e in particolare quello di Bertinoro — veniva descritto come “un vino da pasto squisito, vivace e profumato”.

Era il vino di chi lavorava la terra, ma anche di chi riceveva gli ospiti la domenica.

Era il vino del convivio, della misura, della fedeltà.

E ancora oggi, se hai la fortuna di sederti a una tavola romagnola, lo troverai lì.

Accanto alla piadina calda, ai cappelletti in brodo, al coniglio in porchetta, al sorriso di chi ti versa da bere e ti dice:

“Assaggia questo. L’abbiamo fatto noi.”

Perché alla fine è questo il punto: il Sangiovese è parte della gente.

Quindi… come vuoi ricordare la tua vacanza a Rimini?

Con una calamita sul frigo?

Con qualche foto sul telefono?

O magari… con una bottiglia nella valigia, scelta con cura dopo una degustazione sulle colline, in una delle cantine che ti ho suggerito?

Io voto per la terza.

Perché quella bottiglia — stappata mesi dopo, magari in una sera d’inverno — ti farà tornare qui, tra la brezza di mare e l’odore di terra bagnata.

Tra le parole lente e le risate sincere.

E se poi quella voglia di tornare diventa irresistibile, fai come tanti altri ospiti che ogni anno tornano “a casa”:

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Perché certi gusti, certi paesaggi e certi brindisi… non si dimenticano.

Si rivivono. Con piacere.

Alla prossima scoperta. E… cin cin. 🍷

Chi sono

Mi chiamo Cristian Brocculi e da oltre vent’anni vivo e lavoro a Rimini.
Conosco ogni angolo di questa città, dai luoghi iconici alle gemme nascoste dell’entroterra.

Ho creato questo blog per aiutarti a vivere Rimini come un vero riminese,
con consigli autentici, esperienze locali e storie che non trovi nelle guide.

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